Evidenziamo adesso una delle posizioni lavorative del settore domestico più rilevanti: la “tata per bambini”.

Intediamo definire come tata professionale referenziata una persona che da molti anni ha acquisito la necessaria esperienza e capacità professionale per potere definirsi tata. Talvolta ella ha anche avuto una specifica educazione scolastica di lungo corso, partendo dal liceo socio-pedagogico sino al livello di istruzione universitaria e ha acquisito il titolo di pedagoga. La tata, o bambinaia, ha generalmente una età variabile tra i 35 ed i 60 anni. Vi sono molti livelli professionali di tata, partendo dalla tata puericultrice, alla neonatale, alla tata educatrice.

Adesso cerchiamo di descrivere il ruolo della c.d. “tata educatrice”. Si possono fregiare del titolo di tata educatrice le tate che hanno acquisito un titolo di studio superiore a quello liceale o paritetico a quello universitario, che abbiamo avuto una esperienza lavorativa e professionale di almeno 10 anni educando bambini in una famiglia. Generalmente una tata eductrice prende carico di bambini che hanno una età superiore ai 4 anni fino ai 16.

Possono occuparsi agevolmente della loro educazione anche comportamentale e scolastica, viste le loro qualifiche. Possono assistere i bambini , adoloscenti e ragazzi nella loro attività di studio giornaliero, assicurando una attività di educazione scolastica complementare e suppletiva alla ordinaria attività scolastica. Possono accompagnare i bambini durante tutta la loro giornata, occupandosi delle loro necessità, esattamente come farebbe una governante. Preparano loro la colazione, riordinano la cameretta, li accompagnano a scuola, li vanno a riprendere, prepararano e somministrano pasti (in mancanza di un cuoco nello staff domestico familiare). La tata educatrice quindi agisce come una seconda mamma e nell’interesse dei bambini, gestisce ogni loro attività supervisionando qualsiasi loro spostamento durante la giornata.

Alla sera, dopo averli rifocillati, sta con loro anche mentre vivono momenti familiari e provvede successivamente a predisporre il letto per il necessario riposo notturno, verificando che tutto si svolga nel migliore dei modi e con assoluta sicurezza. Naturalmente quando si parla di tata educatrice si identifica il livello più alto della posizione di tata bambinaia. Esistono anche livelli di compromesso, dove le medesime attvità ed i compiti espressi nella descrizione che abbiamo fatto sopra vengono svolte soltanto in parte, secondo le esigenze ele volontà di una singola famiglia.

Il contesto familiare dove si svolge il lavoro di una tata eductrice generalmente prevede uno staff domestico, di cui la tata fa parte integrante e prevede anche un notevole tenore di vita sociale della fmaiglia datrice di lavoro della tata. Possono anche esserci livelli di tata educatrice inferiore a quanto descritto, con minori titoli e qualifiche, che si rivolge a famiglie con minori esigenze operative. Riteniamo comunque che una altra caratteristica molto importante della tata sia la conoscenza di almeno una lingua straniera parlata e scritta, a livello molto buono, dovuta a titoli ed esami oppure a nascita e vissuto della tata stessa in una altra nazione che la rende madrelingua.

Un carattere docile non e’ quanto ci si può aspettare da una tata educatrice. Ella deve essere dolce ma ferma nell’imporre la propria figura professionale ai bambini e deve essere legittimata dai genitori naturali che devono necessariamente concordare con la tata educatrice qualsiasi attività che questa dovrà eseguire nell’interesse della famiglia e dei bambini. Sarebbe impossibile diversamente ottenere il costante rispetto da parte dei bambini, in mancanza appunto di un consolidato rapporto con la madre naturale.

Scegliere la persona che educa i propri figli ed apprezzarla non è cosa facile, per questo occorre selezionare la tata educatrice con molta attenzione, facendosi aiutare e supportare da chi lo sa fare molto bene e può garantire personale correttamente idoneo per le aspettative sempre molto alte della famiglia.